Perché Tangram ha scelto Ethereum? La roadmap della rete pubblica fondata da Vitalik Buterin

Tangram, l'innovativa piattaforma che utilizza la tecnologia Blockchain per la compressione dei video, ha scelto la rete pubblica di Ethereum per le transazioni e le ricompense.

Ma cos’è Ethereum?

Ethereum è una piattaforma open source decentralizzata creata nel 2004 da Vitalik Buterin, per la pubblicazione di smart contract. La sua architettura presenta una struttura peer-to-peer, che lavora su più elaboratori allo stesso tempo, sfruttando il loro potere computazionale. Questo fa in modo che le informazioni siano condivise pubblicamente tra più nodi della rete e, allo stesso tempo, impedisce qualsiasi tipo di intromissione e/o alterazione causata da attacchi informatici.

Come nasce?

Ethereum è nata sulla scia della criptovaluta Bitcoin di cui il giovane fondatore era profondo estimatore e, in poco tempo, è diventata una piattaforma strutturata e molto più scalabile dell’antesignana. Entrambe si avvalgono della tecnologia Blockchain, la vera grande invenzione alla base delle due piattaforme.

Il vantaggio rispetto al Bitcoin, è che lo sviluppo è molto più semplice, grazie agli smart contract realizzati con un linguaggio di programmazione Turing-complete. La critica maggiore che viene fatta a Bitcoin, infatti, è la lentezza dei blocchi e la loro congestione, che sta portando sempre più gli utenti a scegliere Ethereum.

Come funziona l’Ethereum Wallet?

L’Ethereum Wallet è il portafoglio Ethereum che permette di conservare e proteggere Ether, la criptovaluta di Ethereum, ma anche altri asset e offre la possibilità di scrivere, distribuire e utilizzare gli smart contracts.

Roadmap di Ethereum

Ethereum sta cercando di perfezionare lo sviluppo di alcune sue funzionalità.

Attualmente, può gestire 15 transazioni al secondo (15 tx/s), ma l’obiettivo è gestirne un migliaio. Ecco allora l’ultima roadmap di Ethereum che si snoda essenzialmente in tre punti:

1) Proof-of-stake (Beacon Chain, Casper FFG)

Per quanto riguarda la Proof-of-Stake (PoS) - il protocollo per la messa in sicurezza di Ether e per il conseguimento di un consenso distribuito - i fondatori hanno fatto sapere che verranno introdotte nuove funzionalità nella catena, per renderla compatibile con un maggior numero di casi di utilizzo.

2) Sharding

Rispetto allo “sharding” o scalabilità, secondo le dichiarazioni di Joseph Lubin (uno dei fondatori), fra 18-24 mesi la Blockchain di Ethereum diverrà 1.000 volte più scalabile, questo sarà dovuto all'introduzione dell'aggiornamento 2.0, detto anche “Serenity”.  

Ma cosa s’intende quando si parla di scalabilità? Per scalabilità s’intende la capacità della catena di blocchi di crescere e conservare sempre più dati. Tuttavia, quando la Blockchain/catena cresce, si riduce la sua scalabilità. Questo può sembrare un controsenso, ma non lo è. Tuttavia è ancora in “nodo” da sciogliere della squadra di sviluppatori di Ethereum.

Perché?

La Blockchain è un sistema sicuro perché che ogni singola transazione viene elaborata da ogni singolo nodo della rete. Questo controllo accurato, però, può rallentare tutto il sistema. Accumulandosi le transazioni, si potrebbero ridurre i nodi e aumentare così la velocità, ma questo porterebbe ad un gruppo sempre più centralizzato che intaccherebbe completamente l’ideologia decentralizza che sta alla base della tecnologia Blockchain.È facile capire come sia più facile corrompere un gruppo ristretto di nodi piuttosto che un’intera rete, di conseguenza si preferisce sacrificare la scalabilità piuttosto che la sicurezza.

Sharding di Ethereum

La soluzione è lo Sharding di Ethereum che cerca di garantire decentralizzazione e sicurezza, in modo da ottenere una maggiore scalabilità. Shard è una parola inglese che significa “coccio”, quindi la rete è letteralmente divisa in cocci/pezzi che raccolgono piccole parti di transazione. Tutti gli assistenti di uno shard effettuano la prima revisione di tutti i compiti che poi affidano al “Supernodo”.

I Supernodi ricevono i dati collettati dagli “assistenti” di ciascuno shard, elaborano le transazioni e conservano i dati. Questo processo è in costante fase di perfezionamento da parte degli sviluppatori di Ethereum.

Infatti, è previsto un nuovo aggiornamento chiamato “Serenity”, che dovrà migliorare lo status quo… non resta che aspettare!

3 ) eWASM

Gli sviluppatori stanno lavorando anche per rimpiazzare l’esistente EVM (Ethereum Virtual Machine) con un’altra costruita sulla base del linguaggio di programmazione WebAssembly, anche chiamato eWasm. L’implementazione di eWASM ha molti vantaggi perché consente di raddoppiare la velocità di esecuzione dello script, sfruttando i vantaggi delle capacità computazionale, ciò significa che sarà possibile inserire il doppio delle transazioni in un blocco. Pur essendo molto giovane, Ethereum ha già fatto molta strada. Anche Tangram ha deciso di utilizzarla nella gestione delle transazioni e delle ricompense.

Perché Tangram ha scelto Ethereum?

Tangram ha scelto Ethereum per sviluppare la propria applicazione decentralizzata da più di un anno, dopo un’attenta valutazione delle diverse piattaforme pubbliche.

Oltre ad essere una delle Blockchain più resilienti, Ethereum è anche la piattaforma con la più ampia documentazione per il deploy di ambienti di sviluppo e testnet private. Inoltre ha in roadmap diverse release che permetterebbero a Tangram di effettuare migliaia di transazione al secondo sul network, mantenendo contemporaneamente trasparenza nelle transazioni ed un’esecuzione quasi immediata del proprio sistema di reward.

In questa fase iniziale, comunque, Ethereum è più che sufficiente per supportare tutto il lavoro del Tangram Network, in attesa di release successive.

Tangram Crew